Mercoledì 12 marzo, alle ore 17.00, in occasione del 75° anniversario dell'occupazione del Bosco Motticce, verrà inaugurata la mostra fotografica “Le finestre sulla nostra storia”.
La mostra, organizzata dall’associazione “Il Bosco e la Bandiera” e patrocinata dal Comune di San Salvo, sarà allestita nei locali del Museo Civico “Porta della Terra” e nella sua sala conferenza, restando aperta tutti i giorni fino al 23 marzo e, successivamente, dal 29 marzo e fino al 26 aprile solo nel giorno di sabato.
La mostra contiene 340 fotografie; 17 schede illustrative che raccontano la storia della città; 7 schede sulle diverse figure istituzionali che hanno governato la città (podestà, sindaci); approfondimenti specifici sul museo “Giostra della Memoria”, sull’arrivo negli anni Venti di cittadini provenienti dalla vicina Casoli, un suggestivo racconto sulle esperienze ecclesiastiche. Per concludere con la bibliografia dedicata alla città e un racconto su come sia stata vissuta la guerra.
Un quadro sulla storia della città, costruito con il contributo di centinaia di immagini inedite fornite dai cittadini. A testimoniare la ricchezza dell’evento, parlano i numeri.
All’inaugurazione della mostra, oltre al Presidente dell’associazione “Il Bosco e la Bandiera”, Gabriele Marchese, parteciperanno il sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis, il Presidente BCC Valle del Trigno, Nicola Valentini e la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, Chiara Delpino.
<<Un viaggio emozionante nel tempo. Le immagini catturano i momenti più significativi. Sono una finestra aperta su storie di vita quotidiana e su momenti che la nostra comunità ha affrontato e superato con grande forza, sono immagini che affermano l’identità di questa città>> sottolinea il sindaco Emanuela De Nicolis. <<La memoria storica è fondamentale per costruire un futuro più consapevole, dove esperienze vissute diventano insegnamenti per le generazioni future. Questa mostra fotografica rappresenta un ponte tra il passato e il presente, celebrando le nostre radici e rafforzando il legame che ci unisce>>.
<<Abbiamo voluto aprire una finestra per valorizzare e condividere in modo collettivo i nostri ricordi, le origini e la storia della nostra città nelle sue diverse epoche; ma anche indagare il suo sviluppo economico e sociale>> sintetizza Marchese.